La riflessologia plantare è una tecnica che sfrutta la sollecitazione di aree specifiche del piede per ristabilire l’equilibrio del corpo. Questa pratica si basa sulla convinzione che il piede sia la base del nostro incedere nel mondo, assorbendo le energie della terra e trasmettendole al cervello. In breve, il piede riassume in sé tutto l’organismo umano e può essere il punto di partenza e di arrivo per trattare molti disturbi.
Ecco alcuni principi fondamentali della riflessologia plantare:
Corrispondenza con altre parti del corpo: La riflessologia plantare si basa sullo studio e la pratica dei riflessi operanti nei piedi, che corrispondono ad altre parti del corpo. Stimolando specifiche aree del piede con tecniche specifiche della mano e delle dita, si provocano risposte di rilassamento in parti del corpo corrispondenti.
Origini storiche: Le prime notizie storiche sull’uso della riflessologia ci giungono dall’Antico Egitto, attraverso un affresco di circa 4000 anni fa in cui è raffigurato un medico che stimola le dita dei piedi e delle mani del suo paziente.
Fondatore della riflessologia moderna: Il dottor William H. Fitzgerald è riconosciuto come il fondatore della riflessologia moderna. Fin dal 1902, ha studiato e sperimentato quella che lui stesso definì “terapia zonale”, lavorando sulle mani e sui piedi dei pazienti. Secondo le sue teorie, il corpo umano può essere suddiviso in dieci linee immaginarie che cominciano dalla testa e giungono alle mani e ai piedi, dividendo il corpo anteriormente e posteriormente.
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